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Una vecchia azienda dall’animo giovane – Aurora Cucine

aurora cucine staffAurora Cucine Staff

Invece di parole, vogliamo darvi dei numeri.

1947-2015
68 anni di vita dell’azienda
48 età media dello staff
25 anni passati a lavoro in azienda
23 età media in cui abbiamo iniziato a lavorare qui
3 le generazioni che si sono susseguite alla guida dell’azienda
36 età media della terza generazione

Chiamateci pure vecchia azienda, ma abbiamo un animo giovanissimo.

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Gallo – Da Venezia alla Toscana

Come è nata l’azienda e in quale anno?
La ditta Gallo è una realtà di lunga tradizione, fondata a Venezia nel 1910.

gallo company venice venezia
Secondo le abitudini della secolare tradizione italiana legata all’artigianato, il fondatore della ditta, Luciano Gallo, comincia a svolgere la propria attività in solitudine in una piccola bottega nel cuore di Venezia, precisamente in Campo San Tomà, una della centinaia di piccole piazzette che costituiscono l’irregolare e frastagliata area della città di Venezia.
Stiamo parlando quindi di 105 anni, ma non chiedetemi se abbiamo festeggiato il secolo perché non è accaduto: io, persona razionalissima, sono affetto da una strana forma di scaramanzia!
gallo company toscana


Quindi una origine veneta?
Veneziana, mi piace sottolineare

Di cosa si occupava il bis-nonno precisamente?
Nonostante la tradizione artigianale veneziana più tipica sia quella legata alla lavorazione del vetro, Luciano Gallo è invece esperto nella lavorazione del ferro e in maniera specifica nella realizzazione di oggetti di illuminazione per esterno come lanterne o lampade a olio, come mostra la foto di apertura nel nostro catalogo, che lo ritrae in compagnia dei suoi manufatti

gallo company in venice


E come si arriva in Toscana?
Per cause belliche. Dopo la prima guerra mondiale, nel 1919, il bis-nonno si sposta in Toscana a Firenze e poi a Prato (8 km da Firenze) con la sua grande famiglia (la moglie e 9 figli – 7 maschi e 2 femmine) come usava in quell’epoca.

Firenze

Un trasferimento dovuto, visto che il tri-veneto, è il fronte italiano del primo conflitto mondiale dal quale ne esce devastato. E poi chi sa: forse era destino, mi chiedo io?
Un veneto che non lavora il vetro, ma il bronzo e il ferro battuto casca nella città giusta, Firenze appunto, patria italiana del ferro battuto artistico, così come tutta la regione Toscana.

Proprio questa attività, trasferitasi poi a Prato, lo porta a diventare un famoso “bronzista” nell’area fiorentina realizzatore di forme artistiche anche a livello di arredo urbano come panchine da parco, lampioni stradali e statue da piazza in ottone e bronzo.

Luciano Gallo ci lascia nel 1933 (in fondo è un buon anno per andarsene… Hitler al potere in Germania e tutto il male che farà, ma questa è un’altra storia…)

Chi porta avanti la attività?
Potendo contare su 9 figli, dei quali 7 maschi, l’azienda non va a estinguersi con Luciano. I 2 fratelli Libero e Dino (mio nonno) Gallo portano avanti l’attività con una pausa forzata durante la fase più drammatica della seconda guerra mondiale, risalente alla occupazione tedesca tra il 1943 e il 1945.

Dino Gallo
Proprio nel 1945 è nato Aldo, figlio di Dino Gallo e mio padre.

Aldo Gallo

Abbiamo perso il conto. A che generazione siamo quindi?
Alla terza – Aldo è la terza – non male: tra una guerra e l’altra, passando attraverso una dittatura, siamo arrivati a gli anni ’50.

E che succede negli anni ’50 ?
I fratelli Libero e Dino Gallo si separarono,continuando a produrre separatamente illuminazione classico-decorativa per interni.

In questi anni,ognuno a modo suo, rinnovarono e reinterpretarono il cosiddetto “stile fiorentino” (che nella forma più tradizionale è costituito solo da ferro o solo da legno) portando importanti novità stilistiche come l’uso del cristallo e del vetro veneziano e di Murano (essendo loro proprio di origine veneziana).

I 2 fratelli Gallo (Dino e Libero) sono stati veramente 2 maestri artigiani e guide,nell’area fiorentina,anche per tutte le generazioni successive di produttori di illuminazione classica nel corso degli anni ’50, ’60 e ’70.

Bel periodo – pieno boom economico – come lo vive l’azienda?
Lo vive bene: durante tutto il corso degli anni ’60 , ’70 e ’80 mio padre Aldo portò all’azienda importanti e innovativi cambiamenti stilistici e produttivi che lo spinsero verso nuovi processi lavorativi: non solo l’uso del ferro, ma produzioni anche basate sull’uso di legno,ceramica e porcellana che specialmente negli anni ’70 lo portarono alla invenzione di una linea di lampade da tavolo che divennero un caso commerciale e stilistico nella recente storia dell’illuminazione decorativa italiana.

Negli anni ’80 e ’90 mio padre Aldo trova nuove energie e stimoli grazie anche alla presenza costante e scrupolosa di sua moglie e partner, Beatrice Pacini Gallo, mia madre.

Beatrice Pacini Gallo

A questo periodo risale il definitivo salto di qualità dell’azienda e la consacrazione sui mercati anche extra europei (Asia, Nord America, Paesi Arabi).

E tu Jacopo che hai fatto?
Per cominciare sono nato – nel 1972 – e sono la quarta generazione e mi auguro proprio non l’ultima.

Jacopo Gallo

E lo puoi affermare, dopo 105 anni!
Proprio così – gli portiamo bene questi 105 anni in fondo.
Il secolo e più è un bel bagaglio dal quale attingere – un bel cuscino di esperienza sul quale sedersi : background artigiano che vede convivere ferro,vetro,legno,bronzo,ceramica e culturale,visto che sono cresciuto a contatto di un nonno veneto che con me scherzava sempre in dialetto veneziano (gergo che ancora per certi aspetti si è preservato in casa,scherzando con mio padre) e portatore anche di un vivere alla “veneziana”,a tavola per esempio, (la Domenica si mangiava “poenta e osei”,spesso, al quale sono ancora affezionato, e il fegato con le cipolle ovviamente – che ricordi).

Polenta con i tordi

Questa contaminazione costruttiva forse è proprio quello che ci ha permesso di tramandarci questo mestiere per più di 100 anni, la curiosità innata, il mescolarsi di due culture e territori eccezionali appartenenti a 2 città da sogno, Firenze e Venezia.

Sunset in Florence
venezia

Quale è il tuo obbiettivo principale da perseguire in azienda?
Continuare quel processo di internazionalizzazione cominciato negli anni ’80 e ’90 espandendolo a quello che amo chiamare il “Nuovo Mondo” emerso in contemporanea con l’inizio della mia entrata definitiva in azienda nel 2000 (mentre mi stavo laurenado in architettura a Firenze), cioè il BRIC (Brasile, Russia, India, Cina) paesi emersi e importantissimi che hanno sostenuto l’economia mondiale praticamente negli ultimi 15 anni e sui quali abbiamo investito adeguatamente conseguendo risultati sensibili.

E il futuro come si delinea?
Il futuro per una azienda come la nostra coinciderà sempre con una revisione del passato. Non è questa una riflessione “romantico-passatista”, anche perché sarebbe impossibile restare ancorati a vecchi schemi visto che ogni 7/10 anni circa gli equilibri mondiali cambiano e siamo costretti quindi a reinventarci e rimettersi in discussione – quello a cui mi riferisco non sono le modalità lavorative,ma lo spirito che le alimenta: ancora oggi continuiamo a disegnare e produrre i nostri articoli nel nome della tradizione che ha accompagnato per oltre 100 anni e 4 generazioni la nostra azienda. Il grande background culturale che mi viene dal passato mi aiuta a controllare ,gestire e far convivere differenti tipi di materiali e forme come si può chiaramente vedere dalla nostra produzione che è una revisione e attualizzazione del già citato “stile fiorentino”.

I 101 anni di esistenza sono anche un chiaro indice di affidabilità e serietà che i vari titolari hanno sempre mantenuto e promosso anche verso i propri innumerevoli dipendenti, fornitori e clienti che si sono alternati nel corso di 4 generazioni.

La nostra azienda infatti collabora a livello planetario con centinaia di studi di architettura e realizzatori di interni prestigiosi i quali confidano ciecamente nelle nostre capacità e competenze artigiane tanto da ordinare spessissimo articoli fuori scala e ingigantiti, consapevoli e tranquilli che il risultato finale e l’oggetto che verrà consegnato senz’altro soddisferà le aspettative del.

Il “taylor-made” (il sartoriale) è quindi il passo più significativo relativo a quella revisione del passato a cui accennavo in precedenza: cioè la nostra esperienza a disposizione delle esigenze altrui.

gallo company

 

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Qualità in tutti gli stili – New Design Porte

Raccontare l’origine dell’ispirazione che fa nascere i prodotti New Design significa raccontare la storia di Lorenzo Cortigiani, il fondatore dell’azienda.

Lorenzo, giovanissimo, iniziò a lavorare a fianco dei più grandi mobilieri del Chianti. Questa prima, importante, esperienza lavorativa lo ha poi accompagnato tutta la vita, influenzando il suo gusto e lasciando dentro di lui il desiderio di creare non solo porte interne che dividessero gli spazi di una casa ma veri e propri pezzi di arredamento in grado di trasformare un’abitazione.

New Design Porte

Dal mondo del mobile infatti derivano la passione per finiture ricche e particolari, la cura del dettaglio, l’interesse per forme sinuose e curvati. Tutti i modelli più rappresentativi della New Design trovano infatti il loro punto di forza proprio in quei dettagli che arrivano dal mondo del mobile, come l’intaglio, le finiture di pregio come l’uso della foglia oro e l’utilizzo di essenze nobili.

New Design Porte

L’ispirazione iniziale era quella che si rifaceva alla grande tradizione toscana dell’Arte Povera; un gusto molto semplice ma raffinato e di altissima qualità; adatto ai tipici ambienti rustici e accoglienti della Toscana.

New Design Porte

La scoperta di nuovi mercati e l’apertura ad una clientela sempre diversa negli anni lo ha spinto a cercare ispirazione continua in tutti i luoghi più significativi che ha avuto l’opportunità di visitare.

New Design Porte Con il tempo poi Lorenzo Cortigiani è riuscito a compiere il suo scopo riuscendo ad affiancare alla tradizionale produzione di porte anche la produzione di arredi di altissimo livello coadiuvato da quei maestri artigiani che a suo tempo gli avevano insegnato l’amore per il legno.

Ma l’obiettivo della New Design, negli anni, è sempre rimasto uguale: arrivare al livello più alto possibile di qualità in ogni stile, in ogni finitura e in ogni dettaglio.

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Inspirazioni – Nuova CEV

“La mia passione più grande è viaggiare, conoscere, capire, incontrare, vivere… il mondo. Ho esplorato tutti i continenti e sono particolarmente rimasto affascinato dal Salar de Uyuni, una distesa “abbagliante” di sale.

Salar de UyuniSalar de Uyuni
La stessa cosa l’ho provata dimorando nel maestoso Hotel di Ghiaccio in Lapponia e, di fronte alla inimitabile trasparenza dell’acqua, ho sognato e immaginato di creare qualcosa di altrettanto splendente ricavandolo direttamente dai blocchi di ghiaccio… magicamente tutto ciò diventava cristallo, con la stessa potente lucentezza.

Ice Hotel
Ice Hotel
Per la prima volta ho avuto fretta di tornare a casa per non dimenticare quei luoghi e tutte quelle immagini che i miei occhi avevano imprigionato, per tentare di ricrearle… in cristallo.”

Andrea Falaschi – Nuova CEV
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2011

Set di scacchi medievale – Italfama

Il set scacchi medioevale K844 è un’opera d’arte veramente unica nel suo genere per le imponenti dimensioni, per l’altissima qualità dei materiali usati e per la minuziosa definizione dei soggetti.

set scacchi medioevale medieval chess set italfama
Il Re è alto 32cm con una base di 11x11cm, il tavolo ha un top di 126cm x 126cm e un’altezza di 73cm, gli sgabelli hanno un top di 33cm x 33cm e un’altezza di 50cm.
Il peso complessivo si aggira intorno ai 350kg.

set scacchi medioevale medieval chess set italfama
Questo set artistico di scacchi è realizzato completamente a mano da artigiani fiorentini che portano avanti la tradizione del processo di scultura “a cera persa” iniziata nel quindicesimo secolo e usata da maestri scultori italiani come Benvenuto Cellini e Lorenzo Ghiberti.

set scacchi medioevale medieval chess set italfama
Ogni singolo pezzo è realizzato in bronzo solido, rifinito nei minimi dettagli da abili cesellatori, decorato con oro 24k e firmato dall’artigiano che lo ha eseguito.

set scacchi medioevale medieval chess set italfama
Il tavolo ha una struttura in bronzo completamente realizzata “a cera persa” e rappresentante il tema storico della battaglia medioevale rappresentata dal gioco di scacchi.

set scacchi medioevale medieval chess set italfama
Il top del tavolo è realizzato con marmo bianco di Carrara e onice incastonati insieme, su richiesta è realizzabile con pietre preziose come la malachite che i nostri artigiani lavorano con abilità.

set scacchi medioevale medieval chess set italfama

La produzione del set è limitata, numerata e accompagnata da certificato di autenticità il quale garantisce che questo magnifico gioco di scacchi sia realizzato completamente a mano nella nostra azienda da artigiani fiorentini.

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Il nostro territorio – Pratomarmi

Il nostro territorio è un perfetto mix tra storia, arte e gastronomia.

Si può partire dai resti della citta etrusca nella zona di Gonfienti passando alle mura medievali, visitando il Castello dell’imperatore.

castello dell'imperatore prato - pratomarmi

Si prosegue poi il tour nel centro storico gustandoci i rinomati cantucci di Prato fino alla statua di Francesco Datini, poi il Duomo con i dipinti di Filippo Lippi e il pulpito esterno decorato da Donatello.

cantuccini prato - pratomarmiI famosi Cantuccini di Prato

Nella periferia nord nel borgo di Figline il monumento ai “29 martiri” trucidati dalle SS in ritirata… poi su fino al Mausoleo di Curzio Malaparte e poi alla casa di Paolo Rossi,un grande pratese come Roberto Benigni, Yuri Chechi, Francesco Nuti e tanti altri.

Sulle colline a sud ci gustiamo un bicchiere di buon vino Carmignano DOCG davanti alla Villa Medicea di Artimino “dei cento camini”, con la vista che spazia da Pistoia a Firenze. Sotto di noi Prato “la città dalle cento ciminiere”.

Villa-Medicea-di-Artimino-pratomarmiLa Villa Medicea di Artimino

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le mani pensanti - samarreda

Le mani pensanti – Samarreda

  le mani pensanti - samarreda

“In inglese non si fa differenza tra art e craft. Per questo motivo l’artigianalità è arte, maestria. L’arte del musicista, ad esempio, così come per l’artigiano, è l’abilità di realizzare quel che ci si è proposti di realizzare. È una questione importante… che diventa così un’arte sia manuale sia d’intelletto. il recupero dell’artigianato, della maestria, sta nel restituire alle persone un ruolo attivo di fronte alla tecnologia”.

Richard Sennet

le mani pensanti - samarreda
Sono queste le nostre mani, che si prendono cura dei progetti dei nostri clienti, che si ingegnano per realizzare ciò che loro desiderano.

le mani pensanti - samarreda

Le nostre mani pensanti che  realizzano ogni particolare, lo progettano, lo realizzano guidate della sapienza artigiana. La qualità e l’unicità del prodotto sono lo scopo del nostro lavoro.

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2005
ISIDO linea G

Linea G – ISIDO, prodotto del nuovo brand Zoom 110

Linea G zoom 110 bagno

Firma ISIDO zoom 110 linea g

Il nuovo brand di Linea G “Zoom 110” raccoglie alcuni prodotti di lusso e di forte personalità, dando vita a soluzioni innovative, creando composizioni e oggetti dalle forme anche stravaganti, capaci di abbinare alla creatività anche funzionalità e utilità. Apparentemente fini a se stessi ma capaci d’integrarsi bene nei vari ambienti del bagno, ma anche in altre zone della casa.

ISIDO rappresenta, e riassume al meglio, l’innato spirito di ricerca continua di particolari estetici e funzionali che identificano la nostra filosofia aziendale mirata alla soddisfazione di una clientela attenta e esigente. Un concept di alto livello con un obiettivo: esaltare l’accessorio trasformandolo in protagonista dell’ambiente-bagno.

Linea G isido idea

ISIDO è un sistema multifunzionale che nasce dalla matita dell’Arch. Raffaello Mainieri che partendo da singolo segno, generato in un momento di furore creativo, si declina in una serie di complementi d’arredo: lampada a parete, o su piantana, lampada da tavolo, specchio e una gamma completa di accessori da bagno e relativi mobili.

“Il segno nasce dalla casuale osservazione di una banale crepa su una mattonella. Questo momento ha però avuto il merito di accendere la miccia della creatività, trasformando la crepa in una “linea di rottura”, divenuta poi il fil rouge del sistema ISIDO”.

isido linea g raffaello mainieri

linea g isido raffaello mainieri
linea g raffaello mainieri

Il sistema ISIDO, in tutte le sue declinazioni, utilizza come elemento base l’ottone, ad eccezione dei particolari più grandi (lampade e aste attrezzate), che per non superare limiti di peso, viene utilizzato l’alluminio di 15mm di spessore. Per tutte le lavorazioni più sinuose viene utilizzato il taglio waterjet (taglio ad acqua). Le aste attrezzate portano sul retro i vari fori filettati per la regolazione in altezza dei vari accessori. Queste lavorazioni, e altre, sono fatte su moderni centri di lavoro.

Per i vari elementi di alluminio il processo galvanico è molto più impegnativo per rendere il prodotto finito assolutamente inalterabile nel tempo. Prima di tutto il manufatto, dopo essere passato nelle varie vasche di sterilizzazione, subisce il processo di ramatura in forte spessore. Poi passa alle vasche del nichel dove vengono depositati circa 18 micron e, infine, nel cromo lucido.

isido linea g zoom 110

ISIDO è stato richiesto e viene inserito in progetti di importanti studi di designer internazionali (Parigi – Mosca – Singapore – Istanbul – Varsavia – NewYork) per la sua indiscussa personalità e originalità, e allo stesso tempo per la completezza di complementi.

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2010
New design Porte luigi XVI

Luigi XVI – New Design Porte

Nei vent’anni di storia della New Design Porte sono molti i momenti che meriterebbero una citazione, oggi però parleremo della creazione di uno dei modelli di maggiore successo dell’azienda, quello che forse meglio incarna lo spirito con il quale la New Design Porte è cresciuta negli anni ed è diventata ciò che è oggi.

Nel 2009 – al MADE EXPO di Milano – fu presentato il modello Luigi XVI. Con questo avvenimento si può dire realizzato il desiderio della nostra famiglia di produrre porte che non fossero solo elementi di divisione tra gli ambienti interi di una casa, ma che fossero veri e propri oggetti di arredamento e design.

New design Porte luigi XVI
La porta Luigi XVI, così diversa da ogni modello prima creato, così sofisticata ed elegante, è stata capace di abbattere da subito gli schemi e le divisioni sempre esistite tra produttori di infissi e mobilieri ebanisiti.

Intorno a lei abbiamo iniziato a sviluppare il nostro concetto di arredamento; estensioni naturali e immediate sono state le boiserie e le pareti coordinate, unico modo per riuscire a esaltare un oggetto così raffinato e completo.

New design Porte luigi XVI

Hanno perfezionato poi la nostra idea di casa in stile la Collezione giorno e la Collezione notte, così come tutti gli accessori più piccoli, dettagli preziosi che rendono unica ogni nostra creazione.

New design Porte luigi XVI

Oggi siamo in grado di realizzare ogni tipo di arredo su misura e di creare interi ambienti in stile o di design, e viviamo ogni nuovo progetto come un’avventura che fa crescere giorno dopo giorno la nostra azienda.

Molte sono state le esperienze che hanno seguito l’esempio creativo che è scaturito dalla nascita del modello Luigi XVI e tutte sono poi confluite nella nostra grande collezione di arredi, ma ancor di più sono le pagine ancora da scrivere nella storia del nostro marchio.

New design Porte luigi XVI

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quota collection vestizione

Amiamo il nostro lavoro – Quota Collection

Amiamo il nostro lavoro e siamo veramente orgogliosi dei bellissimi divani e poltrone che realizziamo sia per la casa che per l’ospitalità.

Il nostro forte know-how unitamente alla nostra passione, alla nostra manualità e all’attenzione del dettaglio, distinguono nettamente il nostro prodotto dalla produzione di massa.

quota collection lavorazione
Design corretto, ispirazione e amore per ogni singolo dettaglio, ricchezza e qualità di ogni singolo componente sono valori tipici per un comfort sano e corretto.
Entrate nel nostro mondo!

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1966